Per quanto riguarda l'igiene nell'antichitaà sappiamo che anche gli antichi romani facevano il bagno ma questo non a casa bensì alle terme, dove potevano anche socializzare e rilassarsi. Al mattino si svegliavano e dopo aver bevuto un bicchiere d'acqua, vestitisi e messi i calzari i romani erano pronti a uscire di casa. Per quanto riguarda l'igiene della persona infatti al mattino si lavavano solo viso e mani perchè il bagno completo lo avrebbero fatto alla fine del pomeriggio al balneum pubblico o privato o alle terme pubbliche come era consuetudine.
In genere si lavavano solo viso e mani in un catino e poi uscivano. Se l'igiene del corpo era approssimativo sembra però che invece fosse comune l'abitudine di lavarsi i denti al mattino sfregandoli bene con una polvere (detta dentifricium) costituita da bicarbonato di sodio e qui si avvicinano molto alle nostre usanze di oggi. Plinio usava una sua ricetta personale che annoverava tra i componenti cenere di testa di lepre, cenere di denti d'asina e pietra pomice .
Le matrone romane come gli uomini romani di un certo rango avevano a loro disposizione una toletta personale fatta con catini, specchi di rame, d'argento o di vetro coperto di piombo per specchiarsi e dedicarsi alla loro acconciatura e a volte avevano una personale vasca da bagno (lavatio) così che potevano fare a meno dei bagni pubblici per lavarsi.
Non esisteva come oggi la vasca per disabili che è una vasca con sportello in pratica o le vasche per anziani e non c'erano tutti i modelli comodi dei nostri giorni per quanto riguarda le vasche, anche all terme erano vasche di pietra.
In genere si lavavano solo viso e mani in un catino e poi uscivano. Se l'igiene del corpo era approssimativo sembra però che invece fosse comune l'abitudine di lavarsi i denti al mattino sfregandoli bene con una polvere (detta dentifricium) costituita da bicarbonato di sodio e qui si avvicinano molto alle nostre usanze di oggi. Plinio usava una sua ricetta personale che annoverava tra i componenti cenere di testa di lepre, cenere di denti d'asina e pietra pomice .
Le matrone romane come gli uomini romani di un certo rango avevano a loro disposizione una toletta personale fatta con catini, specchi di rame, d'argento o di vetro coperto di piombo per specchiarsi e dedicarsi alla loro acconciatura e a volte avevano una personale vasca da bagno (lavatio) così che potevano fare a meno dei bagni pubblici per lavarsi.
Non esisteva come oggi la vasca per disabili che è una vasca con sportello in pratica o le vasche per anziani e non c'erano tutti i modelli comodi dei nostri giorni per quanto riguarda le vasche, anche all terme erano vasche di pietra.